venerdì 2 novembre 2012

AL LETTORE - DA BAUDELAIRE CON AMORE

Al lettore

L’errore la stoltezza il peccato l’avarizia
occupano i nostri spiriti, sfibrano i nostri corpi,
e noi alimentiamo amabili rimorsi
come i mendicanti nutrono i pidocchi.

Testardi nel peccare, vigliacchi nei pentimenti,
con laute ricompense confessiamo le nostre colpe
e sereni rientriamo nel cammino fangoso
credendo che vili lacrime ci lavino dalle macchie.

Sul guanciale del male c’è Satana Trismegisto
che culla lungamente il nostro spirito incantato
e, sapiente alchimista, riesce a evaporare
il ricco metallo della nostra volontà.

È il Diavolo a tenere i fili che ci muovono!
Negli oggetti ripugnanti troviamo la bellezza;
discendiamo di un passo ogni giorno verso l’Inferno,
senza orrore, attraverso tenebre puzzolenti.

Come un povero debosciato morde e carezza
il seno martirizzato di una vecchia puttana,
noi rubiamo al volo un piacere clandestino
e lo spremiamo con forza come una vecchia arancia.

Serrati, formicolanti, come vermi a milioni,
popoli di Demoni ci gozzovigliano nei cervelli,
e quando respiriamo, con sordi lamenti,
il fiume della morte ci scende nei polmoni.

E se stupro, veleno, pugnale ed incendio,
non hanno ancora intrecciato dolci ricami
sulla tela banale dei nostri destini,
è che l’anima nostra non è abbastanza ardita.

Ma in mezzo agli sciacalli, le pantere, le linci,
le scimmie, gli scorpioni, gli avvoltoi, i serpenti,
mostri urlanti, ruggenti, striduli, rampanti
nel serraglio infame di tutti i nostri vizi,

Ve n’è uno più brutto, più cattivo, più immondo!
Benché non si riveli con gesti o con grida
farebbe volentieri della terra un rottame
e solo sbadigliando inghiottirebbe il mondo:

È la Noia – occhio carico di lacrime involontarie
sogna impiccagioni fumando il suo houka.
Tu, lettore, conosci questo mostro incantevole
 – ipocrita lettore – mio simile – mio fratello!

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